Il mosaico è una antica tecnica decorativa già in uso presso gli Egizi; particolarmente favorita tra Romani e Greci (specie per i pavimenti) e successivamente nell’arte bizantina (per le superfici murarie).

Consiste nel comporre un disegno o un’immagine accostando piccole tessere di pietra, di marmo o di pasta vitrea colorati. Per realizzare un mosaico si comincia da un disegno a grandezza definitiva su un cartone; il cartone viene riportato sulla superficie che ospiterà il mosaico.

Alle linee e ai colori del disegno si sostituiscono le tessere. Le tessere vengono:·

• tagliate;
• disposte con inclinazioni differenti per determinare diversi effetti di riflessione della luce, in particolare nelle zone dorate, e per sottolineare l’andamento di panneggi, barbe e capigliature;
• fissate via via su piccole sezioni di superficie intonacata, di modo che questa resti sempre fresca mentre le tessere vengono disposte fino al completamento dell’opera.

La realizzazione di un mosaico richiede la partecipazione di artisti con competenze diverse:

• il pictor imaginarius; colui che disegna la composizione;
• pictor parietarius, colui che riporta e adatta il disegno sul muro;
• il pictor musivarius, colui che colloca le tessere su uno strato cementizio.

Questa affascinante arte millenaria si adatta principalmente a grandi superfici lisce, quali:

• pavimentazioni interne;
• pavimentazione esterne;
• pareti;
• volte;
• soffitti;
• arredo.

Nel Medioevo, a partire dal XII secolo, si adottò una nuova tecnica accanto a quella tradizionale. Le tessere si incollavano su un pannello di legno sul quale si applicava una tela. La tela veniva poi appoggiata sulla parete fresca di intonaco. L’intonaco, seccando, tratteneva le tessere e la tela veniva infine tolta.

Il mosaico rappresenta una delle più alte espressioni dell’arte, grande varietà di mosaici artistici dal disegno e dalla lavorazione artigianale restano tutt’oggi opere inimitabili.